Tag: L’Aquila
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It is much worse
Uma, la cana, si ferma su via Garibaldi, all’incrocio con Via Cascina. Stanno salendo due persone di una certa età, visibilmente straniere. Lui indossa un kway fuori misura, blu e nero, sopra una camicia a scacchi da boscaiolo, i pantaloni di velluto a costine ed un paio di sandali, senza calze. Lei un kway rosa…
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Ritorno al Futuro
-Mamma posso non andare a scuola domani? -Ma è l’ultimo giorno! -Si, ma andiamo tutti a Collemaggio a farci i gavettoni. Avrei mai potuto negarglielo? Avrei fatto lo stesso io, alla sua età. Ovviamente i miei avrebbero fatto di tutto per impedirmelo, ma questo è un altro discorso. I gavettoni a Collemaggio. Una ficata…
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Giorno 536
Una riflessione Delle giornate di festa, mi stupisce il silenzio. Un silenzio interrotto ogni tanto dal gracchiare delle cornacchie o da una macchina che passa. E allora penso che vivere in centro sia ora come stare sospesi. Mi spiego. Un centro vivo solo di notte, non è un centro. O non è ancora un centro.…
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Giorno 529
– Ma’, io esco – Si amore. Alle 20.30 a casa, mi raccomando. – Va bene, ciao. – E stai attento! – A cosa, ma’? – Beh, a non entrare in una casa da ristrutturare, ad esempio. Magari vi viene voglia di andare a vedere solo perché trovate il portone mezzo aperto. E magari non…
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Altre storie. Dalla nave.
26 aprile 2013 L’importante ora, è partire. Partire è uguale a respirare. Perché l’aria qui è satura. Gonfia di attesa. Si vive sospesi all’Aquila, oggi. O meglio, si sopravvive. O forse abbiamo imparato a trattenerci in attesa di un futuro che tarda ad arrivare. Dimenticando, per rassegnazione o per istinto, che esiste un presente. Ecco,…
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Giorno 521
Ore 7.41. Conquista della doccia. Ore 7.41 e qualcosa. Camion strombazza con delicatezza alcuna Ore 7.41 e qualcosa in più. Dalla doccia: “Roccoooooooooooooooo, scendi a vedere se la macchina dà fastidio.” Ore 7.43. Rocco: “La nostra macchina è ok, dà fastidio una Panda azzurra.” Ore 7.43 e qualcosa. Dolorosa interruzione della doccia. Camion riprende…
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Giorno 122
Adesso c’è questo mood dei residenti del centro storico che si lamentano dei disagi, dell’anarchia che vige indisturbata. Tutto vero, non posso negarlo. “Siamo rientrati e non possiamo neanche uscire di casa” La polvere. Le polveri. I martelli pneumatici dalla mattina alle sette; i camion uno dietro l’altro ma anche uno sopra l’altro e…
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Giorno 126
Vivere in centro è svegliarsi la mattina di soprassalto che pensi “IL TERREMOTOOOOOCAZZOCAZZOCAZZO” e realizzare, con uno scoiattolo in gola, che sta solo transitando sotto casa tua una ruspa di 600 tonnellate costruita su Marte con i cingoli pure sul volante guidata con il mignolo da un energumeno in canottiera ed occhiali a specchio. Vivere…
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Giorno 147
Che poi c’è sto cane, no, che mi parte più o meno dal Boss e mi arriva sotto casa, borbottando severamente, che ho capito che c’è la super luna ma so’ pure le 4.34 del mattino ed io non so manco se sta incazzato per la qualunque oppure mi arriva una schicchera sotto il culo…
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Giorno 329
Il sole imbocca da basso Via Garibaldi. L’aria è arancione e subito si percepisce che, finalmente, sarà una giornata calda. È sabato mattina e per strada si coglie già una certa lentezza persino negli operai che camminano in mezzo e si scansano all’ultimo momento. Vanno al bar all’angolo, lo Spritz, a fare colazione, le mani…